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![]() CORRIERE DELLA SERA Quotidiano italiano fondato a Milano il 5 marzo 1876 da Eugenio Torelli Viollier. Di tendenze liberali, fu espressione della borghesia imprenditoriale lombarda, di cui condivise le inclinazioni politiche. Anticrispino e sostenitore della Triplice alleanza sul finire del secolo, divenne antigiolittiano con Luigi Albertini, che lo diresse per oltre un ventennio (1900-1925), trasformandolo in una grande testata di respiro europeo e nel maggior quotidiano italiano. Passò allora dalle centomila (1900) alle seicentomila (1915) copie e si avvalse della collaborazione di grandi intellettuali (Pirandello, Deledda, Verga) e dei primi inviati speciali (Barzini). In seguito all'atteggiamento ostile nei confronti del fascismo, la proprietà (detenuta in larga misura dai Crespi, una famiglia d'industriali tessili lombardi) decise di liquidare Albertini e di procedere alla fascistizzazione del giornale. Con il ritorno della democrazia, il "Corriere" recuperò la sua vocazione di organo della borghesia settentrionale, moderata e filogovernativa. Questa collocazione, nonostante il venir meno della solida tradizione liberale albertiniana, non subì sostanziali modificazioni nel passaggio di proprietà dai Crespi ai Rizzoli e quindi al gruppo Fiat, ma non impedì un declino di prestigio e di vendite che, con la nascita e lo sviluppo del romano "la Repubblica", finì negli anni ottanta per mettere a repentaglio il suo primato. |
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